6 Novembre 2023
Durante l’estate 2023, dal 2 al 16 agosto, gli studenti e i professori del Corso di Architettura del College benedettino di Atchison, in Kansas, U.S.A., hanno soggiornato a Sant’Anselmo. Guidati dal professore assistente di architettura, Prof. John Haigh, gli studenti hanno trascorso le loro giornate in uno studio intensivo in loco delle antiche strutture romane. La sera rientravano per cenare e riposare.
Di seguito, il Professor Haigh racconta la loro esperienza a Sant’Anselmo.
Prima del viaggio a Roma del nostro Corso di Architettura, un collega professore ha detto la cosa migliore: “Andrete a stare a Sant’Anselmo? Che fortuna per tutti voi – come avete fatto a prenotare!?”.
Studiare a Roma è incomparabile per noi architetti e studenti di architettura; tuttavia, dal momento in cui abbiamo messo piede sul terreno del monastero di Sant’Anselmo, la nostra attrazione per Roma, già elevata, è aumentata esponenzialmente. La brezza del Colle Aventino, i giardini ombreggiati nel chiostro, la bellezza visiva e acustica della chiesa, la tranquillità degli uffici e delle liturgie cantate, i vari boschetti di alberi: tutto questo ha contribuito a darci un immediato senso di pausa dai nostri viaggi e dal trambusto della città. In altre parole, una bella casa lontano da casa. La sera, dopo giornate intere di tour e disegni della città, gli studenti si sedevano nelle logge facendo uno spuntino e chiacchierando – non troppo ad alta voce! Dai piani superiori del monastero si gode una vista magica sulla città di Roma e, dopo lunghe giornate di camminate e visite, si trovava sempre un luogo piacevole e fresco per rilassarsi e sollevare i piedi.
Le nostre camere erano spaziose e confortevoli – davvero silenziose – con letti molto comodi e abbondanza di asciugamani e acqua potabile. Le lavatrici erano facilmente accessibili e semplici da usare, con detersivo a disposizione. Gli studenti hanno amato ogni momento di quest’esperienza di vita. Se nel vostro gruppo c’è qualcuno che ama lamentarsi, Sant’Anselmo è un balsamo che ammorbidisce anche i cuori più duri!
I pasti meritano un paragrafo a parte. Mentre la colazione era leggera e semplice, come ci si aspetta che sia in Italia, i pranzi e le cene erano sempre meravigliosi e abbondanti, con un’ampia scelta di pasta, verdure, carne, insalata e frutta. I pasti, le bevande e i dolci aumentavano sia in quantità che in qualità nelle feste liturgiche, diventando per noi un felice promemoria affinché, in mezzo al trambusto della nostra vita all’estero, ci fermassimo a celebrare le vere Feste. Anche se durante i pasti abbiamo apprezzato la compagnia regolare del nostro gruppo, un bonus inaspettato è stata l’opportunità di spezzare il pane con fratelli religiosi e sacerdoti provenienti da tutto il mondo, tutti gentili e interessanti nel carattere.
Torneremmo di nuovo a soggiornare a Sant’Anselmo all’istante. Dopo soltanto due settimane di permanenza, il monastero vive nei nostri cuori e nelle nostre menti, e ora sentiamo di avere una splendida seconda casa che ci aspetta in Italia. Sant’Anselmo rimarrà nei nostri cuori fino a quando un giorno, se Dio vorrà, troveremo l’opportunità di essere richiamati nella Città Eterna.
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